18 mag. '03 - Novità da Ralco - All’interno della Campagna Contro Benetton è stato proiettato in più parti il video sulla centrale idroelettrica in costruzione a Ralco (Cile), in territorio mapuche. Il video in questione, pur se con molti limiti, documenta la lotta del popolo mapuche contro questo progetto nocivo che inonderebbe il loro territorio.

Secondo i progetti dell’Endesa, multinazionale spagnola dell’elettricità responsabile di tale attacco all’ambiente ed alla popolazione originaria, la centrale dovrebbe entrare in funzione a partire da settembre 2003. Di fatto l’ostacolo da superare resta solo quello di alcune famiglie mapuche che ancora resistono alle offerte economiche dell’Endesa per permutare i loro terreni.

La novità, di questi giorni, viene da un tribunale civile di Santiago del Cile che ha dichiarato nulle le procedure amministrative che portarono all’approvazione della valutazione d’impatto ambientale per la centrale di Ralco.

In teoria questa sentenza potrebbe bloccare i lavori per la costruzione di altre centrali lungo il corso del fiume Bio-Bio e rimettere in discussione le permute dei territori mapuche. Ma è ancora presto per capire cosa si deciderà in proposito. L’Endesa ha già preannunciato che ricorrerà contro la sentenza.

Ciò che risulta evidente è che ci sono state molte forzature per far approvare a suo tempo il progetto; alcune delle quali stanno venendo fuori adesso.

Nel frattempo, purtroppo, la repressione ha fatto il suo corso condannando alcuni mapuche per atti di sabotaggio contro l’Endesa e militarizzando tutta la zona. Nel corso degli anni questo atteggiamento fortemente repressivo dello Stato cileno ha stemperato di molto la lotta contro la centrale, isolando le anziane del villaggio da un appoggio solidale.

Le vittorie ottenute con metodi legalitari a poco servono, se poi un’intera comunità è stata disgregata. La comunità di Ralco è andata in frantumi di fronte all’attacco della multinazionale, con mapuche che hanno accettato le permute ed altri che hanno resistito.

Endesa, Benetton ed altre multinazionali si comportano tutte nella stessa maniera. Le uniche vittorie sono quelle che riusciamo ad ottenere con la lotta, con l’azione diretta. Non solo, ma questi giganti del profitto vanno colpiti in ogni dove, senza tregua.

Campagna Contro Benetton

7 mag. '03 - Dalla clandestinità, comunicato della Coordinadora Arauco Malleco

6 mag. '03 - Territorio Mapuche - All'alba è stato arrestato, presso la comunità Chequenco, Francisco José Llanca Afilla; considerato dalla stampa cilena di regime "il mapuche più ricercato del paese". E' accusato di far parte di un'associazione illecita terrorista per essere un membro della Coordinadora Arauco Malleco (CAM), di aver provocato lesioni a suo padre ed altri membri della sua stessa comunità. Inoltre per danneggiamento ed incendio di un camion di un ex-membro della CAM e per l'imboscata, l'attacco ed il furto ai danni di un autobus che trasportava una ventina di lavoratori di una forestal. Infine, la procura militare di Angol aveva spiccato, la scorsa settimana, un sesto ordine di cattura per resistenza e lesioni ai danni dei carabineros. Il fatto risale al scorso 24 aprile quando, affiancato da altri 8 mapuche, aveva assalito i carabineros, ferendone due in maniera grave. Llanca viene considerato il leader del gruppo più radicale della zona, gruppo che appartiene alla CAM. Lo scorso dicembre è arrivato a picchiare suo padre, considerandolo un traditore della causa indigena perché aveva negoziato la permuta di un terreno con un latifondista. (La questione territoriale è molto delicata e non può essere relegata alla cronaca nera. E' vero che ci sono degli scontri, anche violenti, tra gli stessi mapuche; ma è anche vero che questi scontri sono seguiti e stimolati dai latifondisti e dalle forze di governo, in modo da delegittimare la rivendicazioni dei popoli originari - ndt)



3 mag. '03 - Bariloche, Territorio Mapuche (Argentina) - Durante il 101° anniversario della fondazione della città un gruppo di giovani Mapuche e di piqueteros incappucciati si è avvicinato al palco della autorità locali e governative, tra lo stupore del pubblico e la stizza delle autorità,
è riuscito a prendere il microfono per leggere un comunicato. Il comunicato denunciava gli espropri e la repressione messi in atto contro i Mapuche dai governi argentino e cileno. Ricordava i recenti sgomberi, i processi e l'incarcerazione di 100 fratelli e sorelle in Cile. Inoltre sottolineava la necessità di fare di Bariloche - come di tutto il territorio Mapuche - un mondo aperto alla convivenza di tutte le identità etniche, dove l'interculturalità fosse una realtà e non una merce di scambio politica. Terminata la lettura, durante la quale la banda militare è rimasta in
silenzio, il gruppo di giovani Mapuche ha gridato a squarciagola "Marici
Weu" (10 volte vinceremo).

18 apr. '03 - Scontri tra mapuche e carabineros - Alcuni mapuche hanno occupato il fondo Elisa, di proprietà della forestal Mininco, per tentare di bloccare i lavori legati allo sfruttamento del legname. Subito sono accorsi i carabineros, fedeli servi dei padroni. Lo scontro ha provocato il ferimento di 1 carabinero e di 5 mapuche ed il successivo arresto di 8 componenti delle comunità mapuche in lotta. Fra gli arrestati c’è anche il fratello di Alex Lemun, il giovane ucciso dai carabineros nello scorso mese di novembre proprio quando stava occupando lo stesso fondo. La giustizia civile cilena ha avviato un procedimento nei loro confronti per incendio, occupazione di terreno e danneggiamento; la procura militare li accusa di aggressione ai danni dei carabineros.

7 apr. '03 - Attacco incediario contro una forestal in Cile - Otto encapuchados attaccano la forestal Bosques Arauco nelle vicinanze di Collipulli. Le forestales sono le multinazionali dello sfruttamento del legname che stanno distruggendo la flora locale. La forestal in questione ha diversi possedimenti, uno dei quali - dell'estensione di 250 ettari - è stato attaccato da 8 individui armati, che hanno bloccato le operazioni di carico del legname ed hanno incendiato 3 camion. Danni ai mezzi per oltre 250.000 dollari, più i danni arrecati al legname. Già nelle scorse settimane lo stesso possedimento è stato oggetto di attacchi incendiari.

4 apr. '03 - Testimoni a volto coperto - In questi giorni, sotto un clima di forte tensione, si stanno tenendo le udienze di un processo contro dei mapuche in Cile. Le accuse sono di "minacce ed incendio terrorista". In sudamerica è la seconda volta - dopo i processi del regime di Fujimori, in Perù - che si verifica il fenomeno dei testimoni a volto coperto, segno del clima di chiusura totale verso le rivendicazioni dei mapuche che il governo cileno sta creando.

Ormai si parla di mapuche solo nelle pagine di cronaca nera, additandoli come delinquenti senza scrupoli o come terroristi.

Il problema di fondo è la presenza di latifondisti nel territorio mapuche, spesso stranieri. Nel caso in questione, il figlio di un ex-ministro cileno ha subito l'incendio della sua abitazione, nel mezzo del possedimento terriero specializzato nello sfruttamento del legname. Dietro tale sfruttamento ci sono delle multinazionali che fanno disboscare ettari ed ettari di vegetazione locale per sostituirla con il pino o l'eucalipto, specie non autoctone.

Anche i Benetton, dall'altro versante delle Ande, stanno entrando in questo commercio. In questo periodo stanno riforestando la Patagonia con il pino alpino al ritmo di 1.000 ettari l'anno, ricevendo tra l'altro un contributo dal governo argentino.

20 mar. '03 - Mapuche davanti al tribunale - Dalle ore 20 di oggi, noi pu peñi ka pu lamuen (fratelli e sorelle mapuche) e compagni non mapuche stiamo occupando l’entrata al Tribunale di Esquel in solidarietà con la famiglia Fermín e per reclamare giustizia per tutti i nostri fratelli e sorelle. Comunichiamo che è nostra intenzione restare qui fino a quando verranno a dialogare ed a dare soluzione alle nostre richieste il sottosegretario alla Giustizia ed il segretario della Sicurezza della provincia, Enrique Maglione e Oscar Conrad. Che cessino gli sgomberi e le persecuzioni! Che venga destituito José Colabelli, giudice razzista! No al saccheggio del nostro Wallmapuche (Territorio Ancestrale).

15 mar. '03 - Sgomberata la famiglia Fermín, della comunità Vuelta del Rio

28 feb. '03 - Esquel (Territorio mapuche) - Benetton: la multinazionale della menzogna, i colori uniti della simulazione

14 feb. '03 - Comunicato dell'Organización de Comunidades Mapuche Tehuelche "11 de Octubre" (Esquel)

20 gen. '03 - Los encapuchadosattaccano una forestal in Cile

5 gen. '03 - Mapuche rivendicano attacco alle forestales

28 dic. '02 - Comunicato prigionieri mapuche, carcere di Temuco (Cile)

21 dic. '02 - Comunicato delle comunità mapuche (Esquel)

12 nov. '02 - Carabineros assassini!

 
 

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