Contro la guerra

Non sarà soltanto dalle sponde della Neva o del Danubio che

sorgeranno ormai orde di Barbari chiamate al sacco della

Civiltà, ma dalle sponde della Senna e del Rodano, del Tamigi e

del Tago, del Tevere e del Reno [...] Non saranno le tenebre,

questa volta, che i Barbari porteranno al mondo, sarà la luce.

Joseph Déjacque




14-15 marzo 2003, Creta (Grecia) - Manifestanti antiautoritari accerchiano una base NATO. Scontri con la polizia alla fine della manifestazione.

15 febbraio, Atene - Durante la manifestazione contro la guerra, alcuni gruppi anarchici hanno deciso di rompere il clima festaiolo e pacifista attaccando con bottiglie incendiarie alcuni simboli del potere (la sede del giornale filo-governativo e socialdemocratico "Ta Nea", alcune banche e l'ambasciata britannica), scontrandosi successivamente con le forze dell'ordine durante il corteo e fuori dall'ambasciata statunitense, dove la manifestazione si è conclusa.

16 febbraio, Jacksonville, Florida (Usa) - Un treno carico di equipaggiamenti militari per l'aviazione è oggetto di furto, danneggiamenti e incendio.

***11-13 marzo, Gran Bretagna* -** Sabotaggi contro installazioni militari in Inghilterra e Scozia. Lo scorso 11 marzo, un’attivista del gruppo Trident Ploughshares, Ulla Roder, è entrata nell’aeroporto dell’aviazione militare britannica a Fife (Scozia) e ha colpito con una mazza un aereo Tornado danneggiando il muso, la cabina, la fusoliera, le ali, la coda e altre parti. L’aereo è stato reso inutilizzabile. In seguito Ulla si è arresa, ed è sottoposta a carcerazione preventiva. La notte del 13 marzo Authur Paul Milling e Margaret Jones, sono entrati nella base militare di Fairford nel Gloucestershire (Inghilterra) e hanno causato danni per 50.000 sterline a veicoli dell’aviazione militare. La base dell’aviazione britannica di Fairford ha attualmente 14 bombardieri B-52 nordamericani in attesa di essere utilizzati nella guerra contro l’Iraq. Arthur e Margaret sono stati incarcerati e sono accusati di "cospirazione per commettere danneggiamenti criminali".

18 marzo, Edison, New Jersey (Usa) - Attaccato il centro di reclutamento delle forze armate. Secondo il comunicato diffuso da Direct Action Front "l'intenzione era di causare il massimo danno economico possibile" [...] "La porta principale è stata distrutta e l'interno metodicamente raso al suolo. Danneggiati gli armadi, gli stampati di propaganda sono stati stracciati insieme alle fotografie di reclutamento dei marines".

20 marzo, Stadium Village, Minneapolis (Usa) - Nella notte vernice contro le finestre e serrature sigillate al centro di reclutamento della Marina.

21 marzo, Roma - 18 distributori Esso sabotati da 5 "disobbedienti" (fermati e denunciati). L'azione viene rivendicata, stando ai giornali, dal leader Casarini. La schizofrenia di questi politicanti dimostra probabilmente il timore di essere scavalcati e di perdere l'egemonia sul movimento contro la guerra. (Vedi, ad esempio, le reazioni in seguito ad un sabotaggio di alcuni distributori tra Rovereto e Trento: Il sabotaggio e la grammatica della politica).

21 marzo, Atene (Grecia) - Manifestazione (200.000 persone) contro la guerra in Iraq. Un migliaio di anarchici hanno formato un bel "blocco" di scalmanati. Il corteo è passato nella zona dei palazzi governativi: durante il percorso sono state lanciate pietre, oggetti vari, uova, vernice rossa e bottiglie molotov contro vari ministeri e ambasciate (Italia, Francia, Inghilterra) e contro gli uffici centrali dell'Unione Europea, nonché contro i giornalisti. All'esterno dell'ambasciata Usa, protetta da decine di sbirri e cellulari, c'è stato un attacco da parte dei compagni, contro i celerini, con pietre e molotov. I leader del Partito detto comunista hanno cercato di ostacolare l'attacco all'ambasciata. In seguito a una fitta pioggia di lacrimogeni gli scontri sono continuati nelle strade limitrofe. Ci sono stati una quarantina di arresti tra i manifestanti - rilasciati dopo alcuni giorni - di cui 12 irakeni che sono stati torturati.

22 marzo, Trieste - Sabotati 5 distributori (Esso e Shell)

22 marzo, Milano - Al corteo per la pace c'è spazio anche per la guerra sociale. Ravvivata la manifestazione per la pace: molotov contro un'agenzia immobiliare, distrutta la telecamera di un giornalista Rai, in frantumi le vetrine di un McDonalds', di alcuni negozi del centro e dell'ufficio del turismo israeliano.

21-22 marzo, Madrid - Due giorni di manifestazioni. Alla fine delle manifestazione del 21 scontri per tre ore che si concludono con 118 feriti (37 poliziotti antisommossa) e 7 arresti. Le azioni dirette compiute durante queste manifestazioni hanno causato danni per 1,5 milioni di euro.

24 marzo, Maniago (Pordenone) - Incendiata una macchina (targata Afi) di un militare statunitense della vicina base di Aviano.

25 marzo, Vicenza - A fuoco due automobili di militari della base Usa.

26 marzo, Santiago del Cile - Un piccolo ordigno esplode in un ufficio della BankBoston, distruggendo una vetrata e la cassa continua: sul posto la scritta "Muerte al Imperio". Il fine settimana precedente era stato collocato un altro ordigno nella stessa banca.

28 marzo, Roma - Incendiate nella notte una dozzina di vetture di un concessionario Ford. All'ingresso del parcheggio la scritta "Sabotare la guerra imperialista". Lo stesso giorno sarebbero stati ritrovati degli ordigni incendiari inesplosi in un concessionario Jaguar (proprietà Ford).

28 marzo, Atene - Lanciata nella notte una bomba a mano in un McDonalds, danneggiati gli interni.

26 marzo, Spagna - A Siviglia distrutte le vetrate di una una sede del Partito popolare durante una manifestazione studentesca. Scontri tra studenti e polizia a Salamanca. Durante una manifestazione studentesca a Barcellona assalto al grande magazzino "Corte Ingles" e un McDonald's distrutto. A Saragozza viene arrestato uno studente in seguito a scontri con la polizia.

Secondo fonti dei vari Ministeri dall'inizio della guerra, nei paesi dell'Unione Europea si è verificato almeno un attacco al giorno contro obiettivi militari.

28 marzo, a Montgomery (USA) - Incendiato un camion e vari danni in un centro di reclutamento dell'esercito.

30 marzo, Assemini (Cagliari) - Incendiato nella notte un distributore Esso.

31 marzo, Cipro - Molotov contro l'ambasciata Usa.

31 marzo, Sarajevo - Bomba a mano contro la sede della Coca Cola.

1 aprile, Concepción (Chile) - Esplode una bomba in una sede della compagnia telefonica.

1 aprile, Berna (Svizzera) - Incendiata la sede principale del RUAG (gruppo tecnologico nato dalla fusione di industrie belliche). Danni per 200.000 franchi.

3 aprile, Spagna - Tre ordigni esplosivi scoppiano nelle sedi del Partito popolare di Pontevedra e Moraña e la Consellería de Pesca a Santiago di Compostela. In merito a questo la stampa informa di attacchi contro i cantieri della Città della Cultura e l'impresa Inditex a Santiago nei mesi precedenti. 10 arresti durante una manifestazione di studenti a Madrid con l'accusa di aver provocato disordini.

3 aprile, Tokio (Giappone) - Due potenti ordigni esplodono davanti ai cancelli di una base Usa.

4 aprile, Istambul (Turchia) - Esplode una bomba in una sede dell'UPS.

6 aprile, Spagna - Distrutti le finestre di una sede del Partito popolare a Mérida (Madrid), Getxo e El Vendrell (Tarragona). La stampa informa di 75 attacchi negli ultimi 2 mesi.

7 aprile, Majadahonda (Madrid) - Distrutte le finestre di una sede del Partito popolare.

10 aprile, Madrid - Molotov contro una sede della Repsol.

10 aprile, Teremo - Pompe tagliate e casse automatiche siliconate a 5 distributori Esso.

12 aprile, Candás (Spagna) - Un ordigno esplode e distrugge la sede del Partito popolare. Il segretario generale del PP delle Asturie afferma che nelle ultime settimane si sono registrati 52 azioni contro le sedi del suo partito.

12 aprile, Roma - Durante la manifestazione contro la guerra alcune banche, negozi ed un Blockbuster sono stati danneggiati con vernice, pietre, fumogeni.

16 aprile, Buenos Aires - Nella notte è stato spaccato il vetro blindato di una succursale del Banco Francés, è stata deposta una cassa con tre bidoni di nafta ed un'altra con un dispositivo per appiccare il fuoco. L'incendio divampato dall'atrio ha distrutto il bancomat.

19 aprile, Sardegna - Nella notte scoppia una bomba in un McDonalds a Oristano.

7 giugno, Lecce - Tagliati nella notte i tubi di due distributori Esso. Sul posto sono stati trovati dei volantini in cui si attacca la compagnia per aver fornito carburante alle truppe Usa.

15 dicembre 2003, Worblaufen (Berna) - Durante la notte ignoti sono penetrati in un'area militare dopo aver tagliato il recinto di rete metallica e hanno incendiato cinque camion militari. I danni ammontano a circa 70'000 franchi.