TRA SPIONI E CAROGNE

    Anarchici del Capolinea Occupato di via Adua, Lecce

Noi anarchici vorremmo vedere scomparire per sempre questo misero esistente, costruito sul ricatto del lavoro salariato e del denaro, dove le guerre e le stragi sono operazioni umanitarie, le distruzioni ambientali sono un progresso della civiltà, e la repressione, il controllo sociale e le galere, un male necessario. Non nascondiamo di amare la libertà e di pensare che la vita sarebbe più appassionante senza nessuno che pretenda di dare ordini, come anche apertamente affermiamo che lo Stato e ogni autorità sono una aberrazione di cui sbarazzarsi al più presto, affinché vi possa essere la possibilità di un vero incontro tra gli individui.

Certo saremmo liberi di pensarla come vogliamo fintanto non intralciamo i piani di nessuno, ma non appena alziamo un po' troppo la voce o le nostre lotte diventano troppo fastidiose, ecco che non tarda ad arrivare l'attenzione dei cani da guardia dell'ordine vigente.

E' in questo contesto che ai primi di dicembre un nostro compagno ha rinvenuto, ben occultato nella propria auto, un trasmettitore satellitare di posizione dotato di microfoni: chi lo ha piazzato di nascosto intendeva spiarne gli spostamenti, i pensieri, le amicizie... Misera la vita passata a scrutare quelle altrui!

Ad un altro compagno è stata affibbiata una condanna penale - passibile di ammenda - per manifestazione non autorizzata: i fatti risalirebbero all'estate del 2002 in occasione di un presidio contro il centro di detenzione per immigrati "Regina Pacis" di San Foca e per la libertà dei reclusi.

Sia ben chiaro: nessun vittimismo da parte nostra. Sappiamo benissimo che il controllo sociale è un dato centrale della presente società, atto a garantirne la sopravvivenza. Che chi esce dai binari della democratica discussione e non considera come possibili interlocutori, ma nemici, i vari servitori dello Stato, ne avrà sempre sulla testa la lunga mano. Che la minaccia della repressione è continuamente agitata, come deterrente, contro chiunque potrebbe decidere di ribellarsi a questo modo di vita alienante e battersi per conquistare una libertà e dignità differenti. Che la tecnologia sempre più viene incontro alle continue esigenze di sorveglianza del dominio, fornendogli le soluzioni più adeguate oramai applicate all'intera società: basti pensare alle telecamere piazzate agli angoli di strade e piazze a registrare i movimenti di chiunque.

**Pertanto deve essere ancora più chiaro che non ci lasceremo intimidire dalle sgradite attenzioni di giudici e spioni e continueremo ad essere presenti a diffondere il nostro sentire.

Anarchici del Capolinea Occupato di via Adua, Lecce

(4 dicembre 20004)