*La mattina del 31/05/2002, su richiesta dei Pubblici Ministeri Perrone e Di Giorgio, scattano a Taranto numerose perquisizioni. Vengono perquisite 16 abitazioni, 15 persone sono indagate per associazione sovversiva e nove di loro vengono trattenuti agli arresti domiciliari. In totale poi, per vari reati specifici, gli indagati sono decine. Dopo sei giorni gli arresti agli otto vengono revocati, ma le accuse permangono ancora, ed è fresca la notizia che i Pubblici Ministeri hanno chiesto al G.I.P. la proroga di altri sei mesi per le indagini.
Quella di cercare di far piazza pulita attraverso l’accusa di associazione sovversiva, è una pratica ormai consolidata che magistratura e inquirenti ripropongono sempre più spesso, utilizzata per colpire chi si oppone all’attuale sistema sociale ed allo stesso tempo per spaventare quanti hanno simpatia o si sentono vicini a certe tematiche: repressione e prevenzione in un sol colpo, dunque.
Nonostante le evidenti diversità, anche noi abbiamo aderito e partecipato alle mobilitazioni che sono seguite agli arresti e alle accuse, in quanto davanti a tali fatti repressivi la solidarietà scavalca le barriere e le differenze.
Ci è sembrato invece assurdo quanto sentito nel corso della conferenza stampa che è seguita all’ondata repressiva, nel corso della quale è stato affermato che si aveva grande fiducia nell’operato della magistratura, sinceramente, non capiamo come si possano fare simili affermazioni, quando appena poche ore prima quella stessa magistratura ha fatto eseguire degli ordini d’arresto. Questo aspetto abbiamo tenuto a chiarirlo nel volantino distribuito nel corso delle mobilitazioni che ne sono conseguite, qui riprodotto.


**Sovversivi con amore!***

Lo Stato si sa, vedendosi minacciato o anche semplicemente contestato, spesso reagisce, e lo fa in maniera violenta, tanto più violenta quanto più la minaccia è grave; per coloro che scelgono quindi di non tacere e sottostare all’ordine sociale costituito, fare i conti con la repressione è cosa da mettere senz’altro in preventivo. Ma quando lo Stato reagisce significa anche che comincia ad avere paura, e proprio quello è il momento in cui noi dobbiamo affondare ancora di più il coltello all’interno del suo cuore marcio, per far si che esso vacilli sempre di più, fino a farlo finalmente crollare seppellendo sotto di se tutti i suoi servi, ed allo stesso tempo per dimostrare la nostra più grande solidarietà e complicità con gli amici e compagni che incappano nelle maglie repressive.

In questi giorni, diversi uomini e donne a Taranto sono stati sottoposti a custodia cautelare e sono indagati per associazione sovversiva. Per quanto ci riguarda, i codici statali non ci appartengono di certo. Una associazione sovversiva è ben poca e misera cosa per contenere le nostre radicali istanze di libertà e di trasformazione del sociale. Di certo non facciamo riferimento a nessuna associazione, ma siamo solo il risultato di un incontro di uomini e donne animati solo da un sano spirito di ostilità nei confronti dell’esistente. Ma se la magistratura ci tiene a saperlo, sovversivi lo siamo per davvero: non abbiamo nessun problema ad ammetterlo e niente di cui vergognarci.

Siamo sovversivi perché stanchi di vivere in un mondo governato dal Capitale transnazionale e dall’Economia, che regolano la vita di miliardi di sfruttati plasmandola alle loro esigenze e creano condizioni di "vita" sempre peggiori e di sfruttamento sempre maggiori, sia di ogni essere vivente che delle varie risorse della Terra, trasformata ormai in una enorme cava a cielo aperto e in un cimitero globale, con milioni di esseri umani eternamente in fuga da un posto all’altro, definiti di volta in volta migranti, profughi, asilanti, clandestini, rifugiati, sfollati, ma le cui responsabilità sono evidentemente sempre le stesse, e cioè lo stato di guerra permanente che il Capitalismo ha dichiarato a tutti coloro che non si adeguano al suo stile di vita.

Siamo sovversivi perché odiamo lo Stato, tutti gli Stati, palesemente terroristi in quanto pretendono di imporre, attraverso il monopolio della violenza, le loro leggi, la loro economia, i loro mercati, ecc., col fine ultimo di schiavizzare e impoverire sempre più la maggioranza della popolazione a discapito di pochi ricchi, potenti e privilegiati.

Siamo sovversivi perché vogliamo sbarazzarci una volta per tutte e per sempre dell’Autorità, che stringe sempre più il suo cappio attorno al nostro collo limitando ogni giorno di più le nostre già risicate libertà. Vogliamo liberarci in maniera definitiva di coloro che ci frugano tra le tasche, che ci chiedono di esibire sempre un documento, che si introducono nelle nostre case, che ci ascoltano al telefono, che ci spiano, che seguono i nostri movimenti, che controllano la nostra posta e che s’introducono nella nostra vita privata, fin nel più intimo dei nostri sentimenti.

Siamo sovversivi perché amanti dell’amore, dell’amore per la vita e per la libertà incondizionata, senza compromessi, che chiediamo per noi e per tutti gli esseri viventi del pianeta, cosa che non potrà esserci fintanto che esisteranno per l’appunto il Capitale, l’Economia, lo Stato e l’Autorità.

Oltre a ciò, additiamo come nostri nemici i vari giornalisti e pennivendoli che, al soldo degli sbirri, spianano il campo alla repressione, creando il nemico pubblico di turno e il giusto clima di paura e terrore nell’opinione pubblica, necessario a far credere poi giuste ed opportune le retate, le perquisizioni, gli arresti, i tribunali e le galere. Non partecipiamo allo spettacolo mass mediatico: non crediamo si possano manipolare i mezzi d’informazione di massa, ma semmai il contrario, si è manipolati da questa conventicola di sciacalli.

Riguardo a quanto qualcuno ha affermato rispetto a ciò che è accaduto a Taranto, noi di certo non abbiamo "piena fiducia nella magistratura", semmai nutriamo verso di essa un’incolmabile odio: come si può nutrire fiducia nei confronti del boia che ci conduce alla garrota? Come si può avere fiducia nei riguardi dello sbirro che camminando al nostro fianco ci conduce in galera?

**Per tutta questa gente, solo odio nella nostra mente e rabbia nei nostri cuori.
Piena solidarietà agli arrestati e agli indagati tarantini.
Fuoco alle carceri! Morte allo Stato e a tutti i suoi servi!
*Anarchici e sovversivi***

 
 

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