Sassate /4
San Foca. Un recluso nordafricano nel CPT Regina Pacis ingerisce due pile stilo e viene trasferito all’ospedale di Lecce, dal quale in breve riesce a fuggire. 06/02/2004 Surbo. Attacco vandalico, nella notte, contro la sede dei DS. 01/03 Surbo. Ancora vandalismi, questa volta contro la sede di AN. 07/03 Soleto. Qualcuno manda in frantumi, durante la notte, il lunotto posteriore di un’auto dei Vigili Urbani. 16/03 Maglie. Attacco fallito ad una filiale di Banca Intesa, che gestisce i conti del CPT Regina Pacis. Un congegno rudimentale consistente in due sigarette accese collegate a dei fiammiferi ed uno straccio imbevuto di benzina innescano una fiammata che purtroppo non riesce a distruggere il bancomat. Sul posto viene rinvenuto un volantino con la scritta: "Nessuna pace per i complici del Regina Pacis. Libertà per i reclusi". 01/04 Lecce. Una quindicina di persone presidiano, con volantinaggio, megafonaggio e striscioni, la cappella dell’Università di Lecce, dove si tiene la messa pasquale celebrata da Mons. Ruppi, alto responsabile del Regina Pacis. Il presidio va avanti per circa un’ora, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine. Alla fine della celebrazione, fortemente disturbata da slogan e discorsi al megafono (i contestatori, difatti, erano sulla porta della cappella), il vescovo è stato fatto uscire dalla porta secondaria. 11/04 Lecce. Nel giorno di Pasqua compare, su una impalcatura nei pressi del Duomo, uno striscione riportante la scritta: "Chiudiamo i lager per immigrati. Liberi tutti". 16/04 Galatina. Un distributore della Esso riceve la visita di anonimi sabotatori. Sei pompe vengono tagliate e i rispettivi erogatori portati via, causando un danno di cinquemila euro. Sul posto gli anonimi lasciano un biglietto: "Sabotaggio per la Esso che ha interesse nell’occupazione militare dell’Irak". 17/04 Lecce. Imbrattati con vernice rossa il muro e parte delle colonne della chiesa di S. Teresa in pieno centro storico. 17/04 Carmiano. Fracassata la porta d’ingresso della sede di Forza Italia. In precedenza, sui suoi muri erano state tracciate scritte offensive la sera dopo l’inaugurazione. 18/04 Lecce. E’ in piazza il "progetto Marta". Sotto questo nome la fondazione Regina Pacis tenta di ripulire la propria immagine, raccogliendo viveri e ridistribuendoli fra i poveri, gli immigrati e i senza tetto della città. Alcuni compagni contestano l’iniziativa con un proprio volantino. La polizia interviene per bloccare il volantinaggio ed identificare i presenti. Al loro rifiuto di esibire i documenti seguono spinte, strattonamenti e il tentativo di portare alcuni contestatori in questura. Alla fine però tutti riescono ad allontanarsi senza essere identificati. Alcuni giorni dopo, in seguito all’affissione sui muri di Lecce di un volantino che riporta l’accaduto, la polizia ferma e trattiene per diverse ore in questura un compagno perquisendolo, fotografandolo e rilevandone le impronte digitali. 04/05 Alezio. Brucia la bandiera dei DS esposta all’esterno della loro sede. 06/05 Veglie. In frantumi il lunotto posteriore dell’auto privata di un vigile urbano. Tempo prima, anche il capitano dei vigili aveva ricevuto intimidazioni. 07/05 Copertino. Nella zona dell’ospedale, vengono rinvenuti centinaia di volantini contro le celebrazioni per l’arrivo delle spoglie di S. Giuseppe. 23/05 Casarano. Rubate le quattro bandiere di Forza Italia dalla facciata della sede elettorale. 07/06 Copertino. Ignoti burloni buttano giù il palco per i comizi elettorali montato sulla piazza. 12/07 Lecce. Diverse scritte appaiono su chiese e muri del centro storico, in solidarietà con il compagno arrestato in seguito al presidio davanti al Regina Pacis, in solidarietà coi reclusi e contro i CPT e le espulsioni.
Il sito guerrasociale.org non è più attivo da molto tempo. In queste pagine sono stati raccolti e archiviati in maniera pressoché automatica tutti i testi pubblicati. Attenzione: gli indirizzi (caselle postali, spazi occupati, centri di documentazione, email, ecc.) sono quelli riportati nella pubblicazione originale. Non se ne garantisce quindi in nessun modo l'accuratezza.