Sabato 20 marzo si è svolto, a Rovereto, un presidio indetto dal coordinamento autorganizzato contro la repressione. Si è trattato di un'iniziativa contro i fogli di via, le espulsioni e le diffide che una ventina di compagni si sono visti notificare negli ultimi mesi, e contro il più generale clima repressivo in cui questi provvedimenti si inseriscono. A dispetto delle intimidazioni e delle minacce di sorveglianza speciale (sotto forma di obbligo di dimora, di firma o di altre misure) una quarantina di compagni si sono trovati in piazza con cibarie, striscioni e volantini, alternando musica e interventi. Alcuni "banditi" hanno violato pubblicamente il foglio di via.

Nell'ultimo periodo, in seguito ai ricorsi, un paio di fogli di via sono stati sospesi, altri confermati, altri ancora saranno esaminati a breve (sono per ora 11 quelli “esecutivi”). Continuano ad essere notificate, invece, le diffide – come si chiamavano nel Ventennio, mentre ora li definiscono "avvisi orali" –, provvedimenti in base ai quali il questore ti ammonisce di cambiar condotta, altrimenti minaccia l'imposizione di qualche misura di sorveglianza speciale. Tutto questo non fermerà le lotte.

Venerdì 26 marzo, a partire dalle 16

a Trento, in P.za Pasi

PRESIDIO

contro le precettazioni e le denunce ai danni dei lavoratori in sciopero, contro i fogli di via, le espulsioni e le diffide.

Per difendere e diffondere la libertà ovunque.

Le riunioni del coordinamento sono il martedì dalle 18 alle 20, presso l’aula caffè di sociologia, in Via Verdi 6 a Trento

 
 

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