Titolo: centro di documentazione porfido per la critica della società capitalista

Fuoco alle polveri. Guerra e guerriglia sociale in Iraq (Coedizione NN-Porfido, 2004) - Euro 4.00)

Iraq, 1991. Dopo i bombardamenti della Coalizione occidentale, una gigantesca insurrezione sconosciuta esplode contro la guerra e contro il regime di Saddam Hussein. Il dittatore e i suoi boia, armati e sostenuti dai capitalisti del mondo intero, soffocano nel sangue la sommossa.

Iraq, 2003... Dopo dodici anni di embargo e nuovi bombardamenti, la classe pericolosa riprende il suo cammino di rivolta, lanciandosi in una guerriglia sociale che sta facendo saltare tutti i conti alle truppe del capitale. Stretta fra la peste dei massacri democratici e il colera del racket islamista, la rivolta irachena attende di incendiare gli animi intorpiditi dei suoi fratelli d’Occidente.

Tra patriottismo ributtante e pacifismo avvilente, questo libretto è un piccolo contributo per dar fuoco alle polveri.

“I proletari iracheni ci stanno dando un esempio di indomita combattività, così come negli ultimi tempi lo stanno dando gli sfruttati argentini, boliviani, algerini, palestinesi, coreani, eccetera. L’orizzonte di tutte queste generose battaglie è inevitabilmente legato a quello delle lotte che sapranno costruire gli sfruttati dell’Europa e soprattutto degli Stati Uniti. Finché, infatti, esse resteranno isolate non potranno che rifluire in vicoli ciechi nazionalisti, religiosi o democratici, oppure essere stroncati da una repressione di cui al più l’opinione pubblica occidentale leggerà un trafiletto sui quotidiani. Qui risiede il cuore pulsante dell’Economia e del suo apparato bellico che consente lo sfruttamento delle risorse e la repressione delle regioni non disposte alla “pacificazione”. Oggi più che mai, la rivoluzione sociale sarà mondiale o non sarà, non per astratto umanitarismo, ma per la dimensione planetaria raggiunta dall’accumulazione capitalista e dunque dalla guerra sociale foriera della sua distruzione. La logica della guerra, con la sua violenza indiscriminata e dunque terrorista, espone le popolazioni dei governi guerrafondai a terribili rappresaglie (come le bombe di Madrid insegnano). Non si tratta più di uno spettacolo televisivo. C’è un solo modo per uscire da questa spirale di morte: dimostrare nella pratica che gli sfruttati occidentali non sono alleati dei propri padroni, bensì complici dei propri fratelli iracheni che i bombardamenti e la repressione non sono riusciti a domare. La situazione irachena dimostra che il capitalismo gronda sangue, ma che non è invincibile. Ecco una lezione da cogliere nella lotta contro i nemici di casa nostra. Lasciamo ai nazionalisti le lacrime di circostanza per la vita dei mercenari italiani al soldo dei capitalisti, lacrime mai versate per tutti i morti iracheni. Lasciamo agli ipocriti il pacifismo di facciata che invoca l’Onu, cioè uno dei principali responsabili del massacro iracheno. Lasciamo ai tardostalinisti il richiamo alle lotte di liberazione nazionale, da sempre menzogna dei padroni in ascesa e strumento di una nuova oppressione. Quella in corso a Baghdad, a Bassora o a Nassiriyya ha forme e linguaggi diversi nonché grandi ostacoli, ma un vecchio nome: lotta di classe.”

Paul Lafargue, Il diritto alla pigrizia (1880) - Euro 1,50

"Sublimi stomaci gargantueschi, che ne è stato di voi? E di voi, sublimi cervelli che racchiudete tutto il pensiero umano? Noi siamo rimpiccioliti alquanto, e molto degenerati. A tirare la cinghia, le patate, il vino colorato alla fucsina e l'acquavite prussiana, sapientemente combinati con il lavoro forzato, hanno debilitato il nostro corpo e rattrappito il nostro spirito. E non è forse quando l'uomo restringe lo stomaco e la macchina elargisce la sua produttività, che gli economisti ci predicano la teoria maltusiana, la religione dell'astinenza e il dogma del lavoro? Ma bisognerebbe strappar loro la lingua e gettarla ai cani"

Raniero Panzieri, Sull'uso capitalistico delle macchine nel neocapitalismo (1961)

Disponibile prossimamente

Jacques Camatte e Gianni Collu, Transizione (1969)

Disponibile prossimamente


"Comontismo", Contratti o sabotaggio (1972) - Euro 1,60

"State calmi! noi non siamo fuggiti, non siamo battuti... Perché Comontismo significa fuoco e spirito, anima e cuore, volontà e azione della rivoluzione del proletariato. Nonostante tutto!"


Riccardo d'Este, Qualcosa (1994) - Euro 1,00

Alcune tesi sulla società capitalista neomoderna

Riccardo d'Este, AIDS e società capitalista neomoderna (1992) - Euro 1,00

Questo testo faceva parte dell'ormai esaurito La Mal'aria, testo collettivo a cura del gruppo T4/T8, che fra i primi ha analizzato l'AIDS dal punto di vista radicale, denunciando il sistema della medicina e la propaganda che lo sostiene.


***Ulach Smah! Notizie dall'insurrezione algerina* (2002) - Euro 2,00**

Erigendo barricate distruggono i simboli dello Stato e le stazioni di gendarmeria... E' la rivolta di una gioventù radicalizzata che non ha più niente da perdere, poiché schiacciata dalla miseria e senza speranza... Non potete ucciderci, siamo già morti, gridano così i manifestanti. Lanciando pietre, pneumatici incendiati, bottiglie molotov, sfuggono totalmente al controllo di qualsiasi partito politico ed esprimono una collera che nulla sembra poter canalizzare...

 
 

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