E’ trascorso qualche mese da quando si è lanciata la Campagna contro Benetton. Il tutto ha avuto origine dal violento sgombero dei Benetton ai danni di una famiglia mapuche in Patagonia, in ottobre. In un precedente incontro si decise di avviare una forte campagna di lotta contro la multinazionale veneta. Per tal motivo si diede vita alla settimana di lotta, in dicembre, dove in decine di località si sono tenute manifestazioni, volantinaggi e presidi. Contemporaneamente la rabbia contro i neocolonizzatori si è espressa nelle forme più variegate, con danni fisici che iniziano ad essere di una certa entità.
Ci si augura che questo sia solo l’inizio. I Benetton, infatti, continuano ad avere un atteggiamento fortemente arrogante nei confronti delle popolazioni mapuche. Nel corso delle ultime settimane abbiamo più volte dato spazio alle denunce portate avanti dalle organizzazioni dei popoli originari della Patagonia.
Da sottolineare che in questi ultimi anni i Benetton hanno diversificato, e di molto, la loro presenza all’interno del potere economico. Di fatto l’industria dell’abbigliamento è solo un aspetto, quello più appariscente, quello più pulito del loro impero. Ultimo affare in ordine di tempo è l’acquisizione della maggioranza delle azioni della Società Autostrade, con tutto ciò che ne consegue: megaprogetti nocivi, alta velocità, petrolio...
Il tutto mentre tentano ancora di vendere la loro immagine perbenista, progressista, rispettosa dei diritti umani. Ultima schifezza, in ordine di tempo, è la campagna pubblicitaria in sostegno all’ONU contro la fame nel mondo. Con quale faccia osano occuparsi di diritti umani loro che sono i più grandi latifondisti dell’Argentina, che possiedono le Autostrade ed hanno interessi nelle telecomunicazioni?
Appare evidente la necessità di continuare nella nostra Campagna, trovando nuovi spunti per colpire questa multinazionale (e non solo) dove gli fa veramente male!
Ci vediamo a Pisa, in via del Cuore 1, alle ore 15.00 di sabato 15 marzo.
Campagna contro Benetton