All’indomani dell’operazione "Nottetempo" molti personaggi si sono sentiti in dovere di esprimere il loro elogio alle forze dell’ordine, non a caso gli stessi personaggi che hanno difeso a spada tratta Lodeserto in seguito al suo arresto per sequestro di persona, violenza, ecc. ecc. Evidentemente per costoro gli anarchici sono colpevoli a priori delle accuse loro mosse, anche prima di essere processati. A dispetto di ciò che si è voluto far passare, e cioè che ad essere perseguito non era l’ideale anarchico.

Il vescovo Ruppi, ha espresso la sua gratitudine per la repressione posta in essere dalla magistratura e dalle forze di polizia, dimostrando in maniera molto esemplificata la sua indole di carceriere che gioisce nel vedere un uomo recluso. Il sindaco Poli Bortone ha affermato che questi arresti avrebbero reso molto più tranquilla la città, facendo comprendere benissimo il significato dei tanto sbandierati principi di ordine e democrazia, e cioè una realtà di pacificazione sociale completa e totalizzante, che consenta alle istituzioni di ogni ordine e grado di non dare conto a nessuno dei propri gesti. Coloro che docili e benevoli, accettano qualsiasi decisione passi sulle proprie teste vengono considerati cittadini modello, tutti gli altri invece sono considerati ribelli, sovversivi, criminali da isolare e rinchiudere. Un ultimo riferimento infine va a coloro che hanno condotto l’operazione "Nottetempo", questura, digos e pubblico ministero Bruno, che avendo trovato il modo di fare carriera, la lotta agli anarchici, hanno gonfiato la vicenda facendola apparire come l’operazione del secolo, con il maestrale aiuto dei media, veri esperti della falsificazione della notizia. Tronfi sulle loro poltrone hanno parlato di terrorismo e criminalità, dimenticando che tali termini si addicono molto di più alle loro divise e ai loro ruoli, al loro essere dei miseri spioni, servi di uno Stato che reprime ogni gesto di insofferenza e calpesta le libertà degli individui. Verso tutti costoro esprimiamo il nostro più grande disprezzo, consapevoli che l’umanità e la dignità che contraddistinguono ribelli e sfruttati non possono essere una loro prerogativa.

"DUE COSE MI SORPRENDONO SEMPRE: L’INTELLIGENZA DELLE BESTIE E LA BESTIALITA’ DEGLI UOMINI." Tristan Bernard


 
 

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