Nella serata di venerdì 7 dicembre, una dozzina di pecorelle (nere) smarrite si sono recate dove erano certe di trovare alcuni pastori… Nella chiesa di San Guido, a Lecce, si teneva infatti una messa officiata dall’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi, per conferire l’incarico di missionario a don Cesare Lodeserto, inviato a svolgere le sue caritatevoli funzioni in Moldavia, dove la Fondazione/Fundatia “Regina Pacis”, di cui è presidente, è specializzata nello sfruttamento della disperazione, arrivando a gestire ben nove strutture.

Le pecorelle (nere) sono entrate in una chiesa gremita di gente, ma anche parlamentari, politici locali, agenti della Digos, della scorta personale (!) di don Cesare e poliziotti vari. Due compagni hanno provato a raggiungere l’altare per aprire uno striscione con scritto “Mi$$ionari della violenza”, ma sono stati bloccati mentre lo facevano e trascinati di peso fuori dalla chiesa, passando dal retro, ed inseguiti da alcuni poliziotti della scorta che provavano a malmenarli, tentando anche di estrarre la pistola. Intanto, le altre pecorelle (nere) lanciavano volantini nella chiesa e urlavano slogan contro don Cesare, prima di essere a loro volta spinte fuori dall’edificio, tra strattonamenti e qualche cazzotto.

Quando sembrava essere tornata la calma, i guastafeste sono tornati dall’esterno sul lato della chiesa, e sostando all’altezza dell’altare hanno fatto arrivare dalle vetrate, parlando col megafono, il loro augurio a don Cesare, “mi$$ionario della violenza”, ed il più sincero in bocca al lupo per la sua missione, certi che anche in Moldavia sapranno apprezzare la sua bontà, dispensata con croce e manganello. Hanno anche augurato al prelato una buona latitanza, dato che alcuni malpensanti affermano che la mossa dell’andare missionario in Moldavia sia dettata dalle tante condanne che la giustizia italiana gli ha comminato, non essendo riuscita a riconoscere come caritatevole la sua opera nella gestione di quello che fu il Cpt di San Foca.

Nuovamente allontanati da un consistente gruppo di sbirraglia, i contestatori si sono recati nei pressi del Duomo di Lecce, a distribuire il volantino precedentemente lanciato in chiesa, prima di tornare a disperdersi, restando sempre fuori dal gregge.

Di seguito il testo del volantino che è stato diffuso.

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