CHI VUOL ESSERE LIETO SIA...
A Novoli l’11 febbraio, è scattato il “piano per la legalità” architettato dai locali comandi di Carabinieri e Vigili Urbani: al setaccio son passate tutte le sedi dei circoli ricreativi e delle associazioni culturali del paese.
Anche a Monteroni si son proprio dati da fare: grazie al progetto “Occhi sicuri”, inaugurato dal Sottosegretario all’Interno Mantovano, sono state installate già cinque telecamere in strada. Altrettante ne sono state piantate a san Pietro, Carmiano, Veglie, Novoli e Arnesano.
A Maglie, invece, si sono limitati ai cartelli dissuasori, elenchi di divieti e sanzioni incorniciati dal pregevole ferro battuto dei leggii. Le telecamere qua già ci sono da un pezzo: al parco giochi dei bambini, sopra l’altalena. (Certamente per la prevenzione di atti criminosi molto precoci!)
Sempre in questo ridente paesello, una mattina come le altre, tanti studenti delle scuole superiori, sedotti dal bel tempo, hanno pensato bene di non rinchiudersi fra le mura delle aule, di fronte a noiosi professori a fare gare di sbadiglio. Così se ne sono stati fuori a chiacchierare (certo degli Inni del Manzoni), quand’ecco sopraggiungere le volanti dei Carabinieri….è così scattata una specie di retata anti-studente: 10 ragazzi sono stati portati dai genitori e 16 dai rispettivi prèsidi, insomma, la pace e l’ordine sono tornati sovrani in città, e magari, nelle scuole, qualche zelante educatore ha pure sperato di vedere i disertori esposti alla pubblica ingiuria su appositi patiboli allestiti nelle palestre…
A Lecce, sempre nello stesso periodo, ha avuto luogo un’ iniziativa molto educativa: i ragazzi dell’Alighieri hanno ripulito, sotto lo sguardo di maestri e qualche amministratore, le scritte murali del centro città. Lavoro faticoso, certo, ma molto meglio che far lezione, e poi la sera, bombolette alla mano, si penserà ai compititi del giorno dopo!
Prevenzione della criminalità la chiamano, o controllo del territorio, in altri termini repressione precoce.
Educare, intimorire, premiare i delatori, dissuadere dalla protesta, punire lo slancio creativo, stroncare ogni reazione ribelle.Questa è la prevenzione.
L’obbiettivo di educatori e amministratori, politici e sbirri, è di costruire delle città di morti, videosorvegliate da occhi elettronici, dove nemmeno il vento possa scompigliare le aiuole, dove nemmeno il buio della notte possa proteggere i segreti dei passanti. Città di morti dove anche lo svago costa denaro e dove l’evasione spesso, si spara nelle vene.
Però…fa proprio una strana impressione girare in questi piccoli paesini, di cui si compone tutto il Salento, paesini da sempre teatro di scorribande e scappatelle più o meno ardite.
Fa impressione vedere oggi le telecamere in strada… proprio là dove, da sempre, qualche nonna curiosa occhieggia da dietro le tende…
Fa rabbia vedere come l’arroganza del potere provi a violentare la vita di una piccola comunità composta da gente perbene, gente permale, gente che lavora, che ruba, che piscia per strada.
La stessa arroganza vorrebbe che questi paesi si trasformassero in carceri a cielo aperto o in scenari semi-artificiali; suggestivi sfondi per le foto dei turisti.
Ecco lo sviluppo, ecco la civiltà, ecco il loro futuro.
Ragazzacci, andate a scuola, studiate di come il valoroso Ulisse accecò l’occhio del mostro che teneva prigioniero lui e i suoi compagni.
Ragazzacci, il gusto della libertà non può attendere, e di diman non v’è certezza…
Nessuno
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