La propaganda razzista statale e mediatica, periodicamente ci terrorizza con l’immagine di una presunta invasione da parte di milioni di "disperati" pronti a sbarcare sulle nostre coste, immagine utile a creare il nemico pubblico verso cui indirizzare le nostre paure. Essa si guarda bene dal dire che sono i potenti a determinare le migrazioni attraverso la distruzione di interi Paesi con lo sfruttamento economico e le guerre. Che sono i governi a creare le condizioni di clandestinità per poter sfruttare uomini e donne, costretti a lavorare legalmente e illegalmente a basso costo e senza nessuna garanzia, rinchiudendoli ed espellendoli nell’assoluta indifferenza generale quando non servono più. Che sono gli Stati, attraverso le riforme economiche finalizzate alla flessibilità in ambito lavorativo, ad avviarci, italiani e stranieri, verso un futuro sempre più incerto e precario.

Mettere gli sfruttati gli uni contro gli altri è un preciso disegno per impedire che si prenda coscienza del fatto che, se comuni sono le condizioni di esclusione e sfruttamento, comune può essere lo spazio di una rivolta contro lo sradicamento capitalista che tutti ci coinvolge. Per tale motivo, salutiamo con gioia le evasioni e le rivolte che, particolarmente nell’ultimo mese, hanno coinvolto il Regina Pacis, smascherandone coi fatti la vera natura di lager, che i suoi gestori e i suoi difensori tendono ad occultare.

INCONTRO - DIBATTITO SU:

"LOTTA AI CPT E ALLE ESPULSIONI"

CONTRO LA REPRESSIONE, SALVATORE LIBERO! LIBERI TUTTI.

Questo vuole essere il primo di una serie di incontri per estendere l’opposizione ai Centri di Detenzione per immigrati ed il loro mondo, che non rappresentano un universo separato, ma sono solo uno degli aspetti della repressione quotidiana e dell’esclusione sociale che coinvolge tutti gli sfruttati, e gli ultimi avvenimenti ne sono una chiara dimostrazione.

MERCOLEDÌ 4 AGOSTO - ORE 21.00

CAPOLINEA OCCUPATO

VIA ADUA - LECCE


 
 

Il sito guerrasociale.org non è più attivo da molto tempo. In queste pagine sono stati raccolti e archiviati in maniera pressoché automatica tutti i testi pubblicati. Attenzione: gli indirizzi (caselle postali, spazi occupati, centri di documentazione, email, ecc.) sono quelli riportati nella pubblicazione originale. Non se ne garantisce quindi in nessun modo l'accuratezza.