LAGER DI STATO E ONOREVOLI ILLUMUNATI
L’11 luglio 2005 alcuni presidenti di regione, su invito del governatore della regione Puglia Nichi Vendola, hanno preso parte ad una conferenza per discutere di CPT e della necessità di abolirli. Non starò qui a fare la cronaca della giornata, tanto più che non ero presente al lieto evento; mi limiterò a fare solo alcune considerazioni.
Come ormai tutti sanno, i CPT sono veri e propri lager all’interno dei quali perfino i così detti diritti essenziali vengono negati. Come nei campi di concentramento nazisti venivano ammucchiati coloro che il regime –nel silenzio dei suoi cittadini- rifiutava, così nei CPT vengono reclusi tutti gli immigrati di cui l’economia del capitale non ha bisogno. E come nei lager del secolo scorso agli internati venivano inflitti i più orribili soprusi, così nei centri di permanenza temporanea gli immigrati subiscono abusi e maltrattamenti di ogni tipo prima di venire deportati nella loro terra d’origine…il che per molti di loro equivale a morte certa.
Frutto della legislazione europea sull’immigrazione, razzista e xenofoba, i CPT sono una vergogna di questa società e gli anarchici ne hanno da sempre auspicato la distruzione. Ora sembrerebbe che quei governatori di regione, tutti più o meno “sinistri”, vogliano che i centri di tortura per immigrati cessino di esistere. Si sono forse lasciati convincere da chi da anni si batte contro queste strutture in totale solidarietà con i migranti? Ebbene, io non credo proprio che sia così. Al contrario, penso che questi politicanti ipocriti e meschini avanzino oggi la loro opposizione ai CPT spinti da puri motivi di propaganda e strumentalizzazione politica. Vorrei infatti ricordare che i lager per migranti, luoghi di annientamento della dignità umana, furono introdotti in Italia con un’apposita legge varata nel 1998 da molti dei governatori di cui sopra, compreso l’on. Nichi Vendola. Si potrebbe obiettare che gli onorevoli erano allora animati da buona fede ed erano veramente convinti che le prigioni per immigrati avrebbero funzionato come centri di ristoro e assistenza. Premesso che nemmeno questo giustificherebbe l’esistenza dei CPT e premesso anche che è comunque molto difficile credere alla buona fede di questi signori, risulta in ogni caso strano che i suddetti politicanti illuminati abbiano aperto gli occhi solo ora, a ben sette anni di esistenza dei lager, e quando il loro carico di tortura e di morte era noto da lunghissimo tempo.
Diventa perciò legittimo pensare che i suddetti politicanti da strapazzo non siano interessati ad altro che a cavalcare la sempre più diffusa indignazione verso i CPT, espressa anche dal loro elettorato in seguito alle numerose denunce presentate contro vari gestori di lager.
Gli onorevoli illuminati, infatti, non hanno mai avuto alcuno scrupolo nel mandare al macello decine di migliaia di migranti attraverso il varo di leggi razziste, l’imposizione di blocchi navali, il dispiegamento di sbirri di frontiera e infine la costruzione dei lager di Stato. Essi sono responsabili della morte di centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini annegati al largo delle nostre coste o mentre tentavano di scappare dalle prigioni costruite apposta per loro.
Questa loro ipocrita presa di posizione è disgustosa, e di certo non scalfirà l’odio profondo che molti di noi provano verso le frontiere, le espulsioni, i lager e il sistema che li genera.
B. Porkoiddio
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