NEL GRANDE CAMPO DEL MONDO

Vorrebbero trasformare questo mondo in una galera; vorrebbero metterci gli uni contro gli altri per poter tranquillamente depredare le risorse di questo pianeta. Vorrebbero che tra la guerra e la pace non ci fosse più differenza; che bombardamenti, violenze, soprusi fossero la quotidianità di ognuno di noi, a cui nessuno presta più attenzione. Vorrebbero farci dimenticare cos’è la solidarietà, quella che da sempre ha legato gli sfruttati. Il fatto è che questo scenario i potenti della terra lo stanno già realizzando. Esso sempre più sta diventando la normalità per la vita di ognuno, con poche differenze ancora tra chi vive al Nord o al Sud di questo immenso campo a cielo aperto. Uno dei meccanismi utilizzato in questo scenario di guerra permanente, per ghettizzare, rinchiudere e deportare, è rappresentato dai Centri di Permanenza Temporanea per immigrati, luoghi in cui vengono ammassati gli stranieri, “rei” di non avere un documento in regola. L’intollerabilità della loro esistenza e la sconcertante normalità di soprusi che si vive al loro interno, non possono permetterci di chiudere gli occhi, e diventarne complici. Dopo viaggi estenuanti, in cui spesso si è perso tutto, compresa la vita, gli immigrati vengono posti in queste galere che, per beffa, non vengono neanche riconosciute come tali dalle istituzioni, che li spacciano per centri di accoglienza. La lingua, la distanza dalla propria terra, la paura non permettono di sapere perché e per quanto tempo si rimarrà reclusi. Alla detenzione spesso segue la deportazione, magari in un Paese che non è neanche il proprio…

A Lecce alcuni anarchici hanno deciso e provato a rompere l’indifferenza verso questa quotidianità iniqua e crudele, come molti individui fanno in tutto il mondo. Tre di loro sono ancora detenuti agli arresti domiciliari dopo un anno e otto mesi, per essersi opposti alla esistenza dei lager per immigrati. Ma questo è stato solo uno degli aspetti che ha portato alla loro repressione. L’arresto degli anarchici, a Lecce come in tutta Italia, è un monito contro chiunque voglia levare la voce e agire contro i potenti di vario tipo che gestiscono la nostra vita. Ma essa appartiene solo a noi, così come la nostra libertà; non dobbiamo far altro che riprenderci ciò che ci spetta.

Anarchici salentini

17/01/2007