Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha messo in atto sull'intero territorio nazionale tutto il suo repertorio di nefandezze e soprusi a danno degli immigrati. L'operazione, denominata alto impatto, si è svolta per tre giorni di fila ed ha avuto la sua conclusione mercoledì, con rastrellamenti democratico-fascisti per le strade, nei bar e nelle abitazioni, e con la deportazione di qualche centinaio di persone nei lager di Stato, prima le Questure locali e poi i Campi di concentramento per immigrati di Brindisi e Lecce, in attesa di essere espulsi. In particolare, alla ex-Secco occupata a Preganziol, questo ha comportato, armi in pugno, la cinica distruzione di cose pericolosissime per i cittadini italiani, come i vetri delle "camere", le uova (opportunamente rotte sopra coperte e indumenti), le bottiglie di passata di pomodoro (scaraventate sulle pareti delle stanze), le Sim Card dei telefoni cellulari, e ancora walkman, piccole radio e persino delle temibili corde di una chitarra con cui gli occupanti usano passare le loro serate, poveri di comfort ma ricchi di quel senso di umanità che nelle vostre case riscaldate e televisate non si vede più. Tre algerini sono stati fermati e deportati da questi galantuomini in divisa, pur senza aver rinvenuto niente per incriminarli. La sicurezza dei cittadini, quindi, non c'entra neanche questa volta; si tratta piuttosto di giochini politici interni alla maggioranza di governo, proprio nei giorni in cui si sta decidendo una sanatoria per gli immigrati: di qui il motivo del nome dato a questa operazione di terrorismo nei confronti degli immigrati.

La misura era colma da tempo, questa volta hanno passato il segno.

BASTA COI RASTRELLAMENTI E I CONTROLLI POLIZIESCHI

BASTA CON LE DEPORTAZIONI E LE ESPULSIONI

SOLIDARIETÀ TRA OPPRESSI, GUERRA SOCIALE AGLI OPPRESSORI

Partigiani della comunità umana

 
 

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