#lang it #title Sabato 22 febbraio 2003, Ferrara La manifestazione contro la guerra a Ferrara ha visto la partecipazione di circa 800 persone, provenienti da varie situazioni dell’Emilia Romagna, radunatesi fin dalle prime ore del pomeriggio in piazza Castello, nel cuore della città. Sono stati distribuiti moltissimi volantini, lanciati slogan e interventi contro la NATO e gli USA, bruciate alcune bandiere statunitensi. Verso le 18, giunti in prossimità dei cantieri edili in cui verrà costruito un complesso di case destinate ad alloggiare i militari USA, il corteo ha invaso il piazzale antistante i cancelli della base militare, eludendo il divieto imposto da un insufficiente sbarramento poliziesco. Davanti ai cancelli, al lancio di insulti si è aggiunto quello di sassi, bottigliette di plastica e degli altri rifiuti che si potevano reperire nelle immediate vicinanze… Al tentativo di impedire lo sradicamento dei cartelli recanti la scritta “divieto di accesso: zona militare”, i manifestanti hanno opposto una pronta e decisa reazione. Alcuni sventurati carabinieri si sono trovati per terra, dopo essere stati travolti, subendo la reazione dei manifestanti indispettiti dal roteare dei manganelli. Poco dopo il corteo si è rimesso sulla strada, dirigendosi verso la piazza del concentramento pomeridiano. Durante il tragitto, è stata lestamente sottratta una delle videocamere portate a mano da poliziotti in borghese che, incautamente, camminavano davanti alla testa del corteo… Sembra che in tale occasione il vice questore di Ferrara sia rimasto contuso insieme ad alcuni poliziotti. Il corteo è quindi proseguito fino a destinazione senza problemi. Da notizie successive si è saputo che due compagni di Ferrara sono stati fermati in un bar attiguo al percorso del corteo, uno di essi è stato ammanettato e ripetutamente picchiato, dovendo ricorrere a cure ospedaliere. Ciò è accaduto prima che il corteo giungesse davanti ai cancelli della base, ossia prima di qualunque attrito con le forze dell’ordine. Ad un compagno ferrarese la Digos avrebbe raccontato di aver trasportato un compagno in ospedale a causa di un malore. Maiali! (23 febbraio 2003, da www.autprol.org)