Fermate il mondo, voglio scendere!

La biotecnologia è un settore della tecnologia relativamente giovane, ma applicatissimo, che utilizza organismi viventi o parti di essi (animali e/o vegetali) servendosi della diversità tra le specie e già solo questo è mostruoso. Agisce attraverso tecniche di ricombinazione del DNA (carta d’identità cellulare), attraverso l’induzione di mutazioni geniche a seguito di trattamenti con agenti mutageni, o in seguito all’esposizione a radiazioni nucleari. Le biotecnologie progettano, nel più bieco interesse economico, modificazioni mirate del patrimonio genetico. Sebbene i “luminari” di questa falsa scienza vorrebbero far passare come loro scopo quello di produrre sostanze utili all’uomo migliorandone la vita, non fanno altro che riempirsi la bocca di parole ingannevoli, di menzogne, riunendosi in convegni, conferenze e ovviamente laboratori e sono i primi coinvolti nella totale sopraffazione della natura e della sua distruzione in nome dei soldi.

Come può chiamarsi progresso, scienza la totale manipolazione della natura?

La biotech è in grado di alterare la colorazione dei fiori, bloccando in essi la produzione di particolari sostanze naturali; è in grado di creare frutti senza semi, derivati da ovuli che si sviluppano senza essere stati fecondati; è in grado di evitare la caduta dei frutti maturi o addirittura programmare la data della loro raccolta al fine di evitare un eccessivo accumulo concentrato in un breve periodo di tempo. Programma la riproduzione delle piante, accelera o ritarda la loro crescita. Esiste una varietà OGM di spighe d’orzo, con altezza inferiore alle specie originarie, ottenuta da una mutazione indotta con radiazioni nucleari, per ridurre la naturale tendenza alla caduta durante la maturazione.

Penso sia inutile ricordare che la soia, modificata geneticamente, viene ormai coltivata per migliaia e migliaia di ettari in tutto il mondo e che di mais naturale non è quasi rimasta più traccia. E questo non è nulla, davvero nulla.

Le “nuove frontiere” della biotecnologia, che riguardano nello specifico organi di animali modificati geneticamente, sono gli xenotrapianti: con questo termine si indicano trapianti interspecie, trapianti cioè da animale a uomo. Gli animali, manipolati geneticamente per essere più simili all’uomo, diventerebbero, secondo la follia di questi pseudouomini e pseudodonne, dei donatori di organi per l’uomo. Dagli inizi del ’900 fino ad ora innumerevoli sono stati i tentativi di xenotrapianti in tutto il mondo, dalla Francia alla Germania, dall’America all’Inghilterra fino all’Italia. Organi espiantati da maiali, pecore, capre, babbuini, scimpanzè, macachi, primati ed impiantati in uomini-cavia: tutti morti nel giro di poco tempo e dopo atroci sofferenze. La maggior parte degli scienziati: “sono tutti successi, è tutto sotto controllo, non si può fermare il progresso”. E già, soprattutto quando il giro economico legato agli xenotrapianti è così gigantesco da non poterselo nemmeno immaginare. “I trapianti tra organismi di specie diversa sono ovviamente destinati al fallimento, poiché le specie sono filogeneticamente lontane”. Il tutto si commenta da solo.

La biotecnologia e la genetica continuano la loro folle corsa per conquistare sempre più potere tra vivisezione, manipolazione genica, clonazione, creando specie sempre più distanti dalla loro origine, dalla loro natura biologica, irreparabilmente, quando tutto nascerà già morto e non solo nelle provette di un laboratorio. Scenario macabro, distante anni luce dalla realtà, la vita completamente assoggettata all’anormalità e alla pazzia, alla morte dell’anima, alla mostruosità. Dietro la sofferenza degli animali e della natura c’è il continuo rafforzamento delle multinazionali farmaceutiche, lo sviluppo di precisi progetti scientifici nel campo militare e in quello delle biotecnologie, anch’esse alla ricerca di nuovi tipi di armi. I loro sporchi interessi economici non si limitano “solo” allo sterminio di milioni di animali, ma vanno oltre, in ogni luogo dove ci sono esseri indifesi, ricattabili, calpestano la dignità umana, sono i colpevoli del genocidio di intere popolazioni, contaminano e stuprano la natura, consolidando il dominio dell’uomo sul resto degli altri animali, consolidando il dominio dell’uomo sull’uomo.

Il mondo sta morendo ogni giorno di più, ettari ed ettari di foreste abbattuti come nulla fosse, sempre più specie di animali innocenti sono condannate all’estinzione mentre l’industria della pelliccia e i laboratori di vivisezione continuano il loro gioco di sangue e morte. Il devasto ambientale è ovunque, è distruzione legale ed accettata, le nocività sono ovunque, nell’aria che respiriamo, nel cibo che mangiamo; intanto i potenti del mondo si riuniscono e decidono sul destino di tutti, gli Stati assassini confabulano tra loro per accaparrarsi la fetta di torta più grossa, col beneplacito della carità cristiana, uccidendo la terra, uccidendo la libertà, come vermi che dall’interno di ogni più piccolo partito, in silenzio marciscono la vita.

E nel mentre di tutto questo le periferie del mondo aspettano ancora, gli operai continuano a morire nelle fabbriche, il piombo continua a cadere sui Paesi della guerra, gli immigrati rinchiusi nei CPT, i ribelli nelle galere. Ma mai i loro animi saranno legati da catene, mai i loro pensieri imprigionati. Che ogni individuo, che fa della lotta contro il sistema di dominio, l’obiettivo primo della sua azione diretta, preservi sempre il suo cuore, di chi non vuol sapere nulla di mura, nazioni e confini.

Mi chiedo cosa sarà della terra, stretta nella morsa degli eserciti e delle privatizzazioni, quando l’ultimo bosco sarà comprato dal politico di turno, per i suoi momenti di pace. Mai pace per chi semina il terrore negando la pace agli altri.

Non facciamoci ingannare e manipolare passivamente da false scienze. Per la libertà della natura e dei suoi abitanti, contro il dominio e contro il controllo, per lo spirito selvaggio di libertà che sempre rifiuterà di essere addomesticato!