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\title{L’ESTATE DEI POVERI}
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Non per tutti l’estate è il periodo migliore per spostarsi da un posto all’altro, per recarsi in altre zone del mondo, e non tutti coloro che arrivano in Italia sono benvenuti.
A fronte di milioni di \textbf{cittadini stranieri} (secondo la definizione classica con cui vengono definiti i non italiani), comunitari ed extracomunitari, che raggiungono l’Italia con un portafoglio bello gonfio ed armati di bancomat e carte di credito, continuano ad esserci migliaia di \textbf{indesiderabili stranieri} - quasi esclusivamente extracomunitari - che sbarcano sulle coste italiane armati invece esclusivamente della propria disperazione e con un bagaglio costituito da speranze ed illusioni.
I primi sono graditi allo Stato e ad aspettarli trovano operatori turistici e bottegai compiacenti che, accogliendoli calorosamente, si sfregano le mani. I secondi arrivano sfidando la sorte ma, se riescono a toccare il suolo italico, essendo indesiderati dallo Stato, ad aspettarli trovano gendarmi ben armati pronti a perquisirli, rastrellarli e deportarli in strutture create apposta per loro; questi luoghi sono chiamati Centri di Permanenza Temporanea e richiamano alla mente, nella struttura e nelle funzioni, i tristemente famosi lager nazisti, che in molti speravano di non dover mai più rivivere, ma che invece stanno tornando prepotentemente in tutto il mondo occidentale. Una di queste strutture sorge a San Foca, sulla costa adriatica del Salento, ed il posto delle uniformi naziste è stato preso dalla tonaca religiosa.
I \textbf{cittadini stranieri} godono del mare e delle spiagge di questa costa, gli \textbf{indesiderabili stranieri} invece vedono quello stesso mare, dal quale sono arrivati e che rappresentava per loro la speranza, solo attraverso le sbarre, piantonati da guardie armate e sotto l’occhio vigile dei sistemi di telesorveglianza.
Apparentemente così diverse e così distanti, le vite dei \textbf{cittadini} e degli \textbf{indesiderabili} sono invece indissolubilmente legate tra loro: è il Capitale che governa il mondo che lega le loro vite.
Sono il Capitale e i suoi sostenitori che hanno deciso che per mandare avanti una parte del mondo bisogna affossarne un’altra; che per far vivere tra inutili merci una parte della popolazione bisogna farne crepare un’altra; che per offrire ad alcuni l’illusione di una appartenenza, bisogna sradicare gli altri dalla propria terra.
E noi? Credere che tutto ciò non ci riguardi significa commettere un tragico errore, perché le schiere di \textbf{indesiderabili} sono in costante aumento anche all’interno dei confini nazionali, tra i senza lavoro, i precari, i nemici dell’autorità, i poveri\dots{} i lager per immigrati sono solo una delle facciate dell’esclusione sociale che ci coinvolge tutti. Decidere da quale parte stare è solo il primo passo. Far finta di non vedere o ignorare la realtà di questi centri di carcerazione vuol dire rendersi complici consapevoli dei nuovi lager che spuntano come funghi. Attivarsi per sbarazzarsene per sempre è l’unico atto di buon senso possibile.
\textbf{\emph{\forcelinebreak
Nemici di ogni frontiera
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\emph{c\Slash{}o Spazio Anarchico Corte dei Petraroli, 2 - LECCE
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Aperto ogni lunedì e mercoledì dalle 20 alle 22
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www.guerrasociale.org}
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Guerra Sociale (2002-2010)
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critica libertaria al capitalismo
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L’ESTATE DEI POVERI
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[Volantino diffuso il 31 agosto 2003, nel pomeriggio nei pressi del lager per immigrati di Regina Pacis (LE) e in serata nel paese di San Foca]
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\textbf{guerrasociale.anarchismo.net}
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