#lang it #title Esquel Esquel (Chubut), 14 febbraio 2003 RIAFFERMIAMO LA LOTTA PER I NOSTRI DIRITTI ANCESTRALI E CONTRO L'OCCUPAZIONE DEL WALLMAPUCHE (territorio mapuche) L'8 ed il 9 febbraio abbiamo nuovamente espresso la nostra solidarietà alla famiglia Curiñanco, che su richiesta della multinazionale Benetton è stata sgomberata dal fondo Santa Rosa, nell'ottobre del 2002. Dalle prime ore del mattino di sabato 8, circa 150 pu peñi ka pu lamgien (fratelli e sorelle) e compagni non mapuche venuti da diverse parti del Puelmapuche (territorio mapuche dell'est) si sono dati appuntamento davanti l'estancia Leleque - della compagnia italiana -. Lì abbiamo montato le tende ed abbiamo informato coloro che circolavano per la strada nazionale 40 sulla politica d'occupazione di questo gruppo europeo, avallata dall'appoggio dello Stato argentino. Verso sera ci siamo trasferiti al fondo Santa Rosa ed abbiamo trascorso la notte vicino al filo spinato che recinta questo fondo. Nella mattinata del 9 agenti della polizia provinciale hanno illuminato con i riflettori le nostre tende, con evidente atteggiamento intimidatorio. Il che ha aumentato la nostra indignazione verso gli agenti, servili con il potere. Per garantire la sicurezza di coloro che partecipavano al ngellipun (cerimonia mapuche) siamo stati costretti a bloccare la strada nazionale, considerato che ci veniva anche proibito l'accesso al fondo Santa Rosa. Nonostante la numerosa presenza di agenti della Gendarmería Nacional, il blocco stradale si è mantenuto senza che si arrivasse allo sgombero, come ha falsamente riportato il quotidiano El Chubut. Tutte le iniziative si sono svolte in uno stato di assemblea permanente, in modo da rafforzare la lotta delle comunità e delle organizzazioni mapuche del Puelmapuche lì presenti e per stringere vincoli di solidarietà con la società non mapuche. Nelle due giornate è stato molto grande lo spiegamento delle forze della polizia provinciale e della Gendarmería Nacional, assieme ad agenti in borghese che ci hanno filmato e fotografato. L'estancia Leleque è stata la base delle operazioni di queste forze d'occupazione del nostro Wallmapuche. Ancora una volta è divenuta palese la sottomissione dello Stato al potere economico, con agenti di polizia al servizio della multinazionale Benetton. Ricordiamo con piacere che in quest'azione il popolo mapuche ha contato sulla solidarietà di compagni non mapuche, venuti da diversi punti del nordest della provincia di Chubut, in particolare i membri dell'assemblea di Vecinos Autoconvocados di Esquel, con i quali portiamo avanti la lotta contro i canadesi della Meridian Gold Inc., che per estrarre l'oro dalle nostre montagne immetteranno tonnellate di cianuro nei nostri fiumi. Questa lotta di riaffermazione dei nostri diritti e contro l'occupazione ed il saccheggio del Wallmapuche sta crescendo giorno per giorno ed i detentori del potere economico e di quello politico lo sanno. Per questo quando tornavamo a casa la Gendarmería Nacional e la Policía della Provincia del Chubut hanno effettuato dei posti di blocco all'entrata della città di Esquel per identificarci. Per questo stesso motivo Martiniano Jones Huala, della comunità Pillan Mahuiza, è stato minacciato dall'imprenditore edile Pedro Peña, durante un volantinaggio "Contro la svendita della Patagonia". Anche i compagni Lucas Fossatti e Leonardo Ferro, dei Vecinos Autoconvocados di Esquel, sono stati minacciati negli ultimi giorni, per la loro ferma opposizione al progetto della miniera. Sta aumentando in maniera significativa il numero delle intimidazioni ai danni dei cittadini di Esquel. Pertanto noi riaffermiamo il nostro impegno nella lotta per la liberta del popolo mapuche, attribuendo allo Stato la colpa di eventuali minacce o attacchi che potrebbero subire i fratelli e sorelle, mapuche e non mapuche. "La resistenza dei popoli oppressi è il limite dei tiranni" Por Justicia, Territorio y Libertad - ¡Marici Weu! ¡Marici Weu! - ¡Por cada uno que cae, diez se levantan! Organización de Comunidades Mapuche Tehuelche "11 de Octubre" Tel : (02945) 45-1611 - E-mail: puelmapu@terra.com.ar