#lang it #title Un'utopia agita il mondo
**Cinque incontri sull’autorganizzazione**
**Rovereto, 28 novembre - 19 dicembre, sala di Palazzo Balista, corso Rosmini 13**
Perché, innanzitutto, diciamo dell’auto-organizzazione che è *un’utopia che agita il mondo*? Perché l'autorganizzazione è un sogno, un ideale, un progetto cosciente che nega l'attuale ordine delle cose, ma allo stesso tempo è un fatto, una realtà che esiste nel mondo. Esiste come modo di lottare, là dove le donne e gli uomini non si lasciano più organizzare da altri e prendono il proprio destino nelle proprie mani, ed esiste come pratica sociale, come metodo collettivo - dal basso - per far fronte ai problemi quotidiani. Non c'è, insomma, una dottrina dell'autorganizzazione staccata dall'esperienza, una sorta di programma già definito che si tratta semplicemente di realizzare in un futuro più o meno lontano. Anche.gli elementi innovativi che l'attività teorica, o se si preferisce 1'autoriflessione, introduce (e tali elementi esistono, altrimenti tutto sarebbe la semplice ripetizione dell'identico) sono intravisti nella realtà concreta dei rapporti e dei conflitti sociali. Tanto per fare qualche esempio storico: la filosofia, intesa come interrogazione continua sul senso delle cose, sulla natura e sui rapporti umani, nasce contemporaneamente a quell'esperimento inedito che è la *polis* greca, con la sua piazza (l'*agorà*) dove quotidiana è la discussione sugli argomenti più disparati. Più vicino a noi nel tempo: i Consigli operai sono stati una forma di autorganizzazione che nessun teorico ha inventato; la loro *esistenza di fatto* ha preceduto ogni "dottrina" consiliarista. E si potrebbero fare tanti altri esempi. A comunicare - meglio, a compenetrarsi - non sono solo la teoria e la pratica di un'epoca, ma le epoche stesse. Il sogno di una messa in comune libera e appassionata del mondo è sì legato al movimento operaio, ma ha anche una storia lunga quanto l'umanità, quasi un filo che la percorre sotterraneamente: dalle comunità primitive alle prime comunità cristiane, dalle "società" millenariste alle collettività rivoluzionarie uccise dal piombo di un secolo appena trascorso. E il rifiuto di ogni potere gerarchico, in che epoca e chi lo ha "inventato"? Anche oggi, l'autorganizzazione è sì la tensione etica e progettuale di qualche pugno di libertari che si scontrano con una società sempre più tecnologica e disumana, ma è anche una "scoperta" quotidiana per migliaia di sfruttati nel mondo, i quali sperimentano che l'azione diretta, il rifiuto della delega sono dei metodi efficaci, oltre che egualitari, di lotta. Dai *piqueteros* argentini agli operai delle ferrovie in Italia, dagli insorti algerini ai palestinesi in lotta, l'autorganizzazione può prendere la forma del blocco o della sommossa, ma allo stesso tempo può anche abbozzare, spinta dalle circostanze, una diversa organizzazione sociale. Per riprendere i due significati etimologici della parola "utopia", si tratta di un *non-luogo* - per dirla con le splendide parole di Bloch, di quella cosa essenziale dell'uomo e del mondo che è "ancora in sospeso, in attesa, nel timore di finire in nulla, nella speranza di riuscire". Ma si tratta anche di un *buon luogo* in cui scoprire fin da ora un modo diverso di lottare e di vivere. In questi incontri la riflessione teorica si mescolerà con la testimonianza di esperienze pratiche, le considerazioni generali di metodo (ad esempio a proposito. dei mass media o degli spazi sociali) si incroceranno con le critiche a situazioni precise (ad esempio il movimento "no global'~. Probabilmente questi incontri si rinvieranno l'uno agli altri: le questioni affrontate sono caotiche e intrecciate fra loro - come la realtà stessa. Qui non ci sono ricette, solo qualche mappa di percorsi possibili.
**Giovedì 28 novembre, ore 20:30** [[/library/guerra-sociale-violenza-non-violenza][Autorganizzazione come etica, come modo di vivere]] Individuo e società – violenza e non violenza **Sabato 30 novembre, ore 16:00** [[/library/guerra-sociale-autorganizzazione-pratica][Autorganizzazione come metodo di lotta e come pratica sociale]] Testimonianze sull’insurrezione algerina delle aarch (assemblee di villaggio) **Giovedì 5 dicembre, ore 20:30** Autorganizzazione e mass media Le ragioni di un’inimicizia **Giovedì 12 dicembre, ore 20:30** [[/library/guerra-sociale-spazi-sociali][Autorganizzazione e spazi sociali]] Controllo urbano e occupazione di luoghi collettivi **Giovedì 19 dicembre, ore 20:30** [[/library/guerra-sociale-movimento-noglobal][Autorganizzazione e movimento "no global"]] Con la presentazione del libro Barbari, a proposito di Impero di Antonio Negri e Michael Hardt **I disastri di una vita sociale trascinata dalla delega e dalla divisione in dirigenti ed esecutori sono sotto gli occhi di tutti. E se cambiassimo rotta? Lo spirito dell’utopia vive oggi in un’umanità errante che cerca e scopre forme di organizzazione diretta, senza rappresentanza e senza gerarchie.** **A cura de "La nave dei folli"**