Il 1° dicembre si è svolta a Rovereto l’udienza per il ricorso di Bogu, l’anarchico croato da dieci anni residente in città, contro l’ordine di espulsione dall’Italia che lo aveva colpito ad ottobre. Dopo qualche giorno è arrivata la sentenza: Bogu riotterrà il permesso di soggiorno. Siamo convinti che questo risultato non sia separabile dalla mobilitazione costante che ha visto partecipi compagni e amici.
Riportiamo il testo distribuito da un gruppo di anarchici interrompendo il consiglio comunale di Rovereto due giorni prima dell’udienza.

Siamo venuti per dirvi due cose:

1) Dopo dodici fogli di via da Rovereto, due espulsioni a vita dall’Italia e una ventina di diffide, ora il questore di Trento vorrebbe espellere un nostro compagno, disertore durante la guerra nella ex Jugoslavia e da dieci anni residente a Rovereto, nonostante sia sposato con un’italiana (e sia, quindi, inespellibile anche secondo quella legalità di cui vi riempite la bocca). Il pretesto con cui si vorrebbe cacciarlo è una condanna, ma i motivi reali sono la sua partecipazione alle lotte e, soprattutto, il suo rifiuto di diventare una spia in cambio della cittadinanza – offerta, questa, fattagli nel commissariato di Rovereto da un funzionario del ministero degli Interni. A fronte di tutto ciò, il più completo silenzio da parte di tutte le forze istituzionali. Se pensate di cavarvela delegando la sporca bisogna alla questura, senza assumervi pubblicamente le vostre responsabilità, vi sbagliate di grosso.

2) Se pensate che accetteremo tranquilli in un angolo una simile intimidazione politica, che colpisce i nostri princìpi e i nostri affetti, vi sbagliate di grosso. È la nostra parola.

Rovereto, 29 novembre 2005

anarchici

 
 

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