L’inceneritore è situato in contrada Mazzarella, comune di Lecce.

Dista una ventina di chilometri da Lecce, nei pressi dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, e cinque chilometri da Surbo.

Da dieci anni brucia rifiuti ospedalieri e farmaci scaduti. Attualmente la stima è di 4500 tonnellate annue. Nel 2002 ha presentato richiesta di potenziamento dell’inceneritore ma la Provincia di Lecce non ha concesso l’autorizzazione all’aumento (si parlava di raddoppio) della quantità di rifiuti da bruciare in quanto era carente lo studio di impatto ambientale, con particolare riferimento alla qualità dell’aria, alla falda acquifera, al controllo della vegetazione e della colture dei campi limitrofi al sito. Il territorio dove sorge la Biosud, tra le province di Lecce e Brindisi (Surbo, Trepuzzi, Squinzano, Campi) presenta una situazione di grande degrado ambientale ripetutamente documentato da studi e ricerche. Una indagine del Cnr dell’Università di Lecce ha certificato la presenza nei campioni di terra esaminati di minerali cancerogeni come arsenico, taglio e mercurio; uno studio del Multilab della Camera di Commercio analizzando le piogge ha riscontrato la presenza di idrocarburi, ossidi, metalli pesanti; la commissione sanità del Senato, indagando sull’area a rischio ambientale di Brindisi, che comprende anche i comuni di Torchiarolo, San Pietro Vernotico e Cellino (che distano pochissimi chilometri dai comuni leccesi), ha concluso i lavori parlando di “un quadro di mortalità abbastanza preoccupante” e che “ le cause tumorali, e non solo, sono in significativo eccesso”; i dati del registro tumori jonico-salentino documentano un’alta percentuale di neoplasie nella zona cerniera tra Lecce e Brindisi- zona in cui si trova anche la centrale di Cerano.

Biosud, Contrada Mazzarella tel.0832364183

Recapito postale: via C. Casale 4, Lecce tel. 0832364112

Amministratore delegato: Giampiero Perniola.

La Biosud appartiene ad un gruppo di cui è capofila la DGI Daneco Gestione Impianti Spa con sede a Milano.

COPERSALENTO

La Copersalento nasce nel 1986 sulle ceneri della Olsa, come impianto di estrazione e raffinazione di oli vegetali da sansa e olio lampante raffinato. Nel complesso opera a Maglie da 25 anni.

Per diversificare la produzione, attualmente la Copersalento produce energia elettrica bruciando sansa esausta, combustibile proveniente da rifiuti solidi urbani (cdr), farine animali e scarti della lavorazione del legno non trattato e del tabacco. Secondo alcune fonti il cdr sarebbe mescolato a pneumatici per alzarne il potere calorifero.

L’energia prodotta è in parte venduta all’Enel, ed in parte utilizzata per il funzionamento interno degli impianti. A regime la struttura è in grado di trattare 2500-3000 quintali di combustibile al giorno, per una produzione teorica di 10 Kilowattora di energia elettrica.

L’irregolare stoccaggio pre e post combustione provoca cattivi odori e dispersione nell’ambiente di polveri. Irregolare anche lo smaltimento dei liquami.

Riguardo al cattivo odore prodotto dalla sansa, l’amministrazione ha dichiarato che l’azienda avrebbe tentato in tutti modi di porvi rimedio, utilizzando anche molti fondi, ma che tuttavia l’eliminazione completa non sarebbe possibile perché il costo sarebbe talmente alto che non converrebbe più lavorare la sansa.

Tale lavorazione prevede una fase di essiccazione da cui si ottiene un prodotto con circa il 5% di umidità. Sottoponendolo a trattamento con l’esano, si estrae una miscela detta olio-esano sottoposta a distillazione per poter ricavare il solvente utilizzato inizialmente, e riutilizzarlo nuovamente nel circuito produttivo.

La Copersalento ha presentato alla Provincia di Lecce una richiesta per la realizzazione di un impianto ad energia eolica probabilmente sulla serra della vicina Palmariggi. Alcuni mesi fa un operaio è morto durante lo svolgimento del suo lavoro.

Sede: Maglie, zona industriale - Sede legale: Lecce, via Imbriani 36 - Amministratore delegato e direttore: Egidio Merico

 
 

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