Rovereto e Trento – No alle ronde (2° parte)
Adesso basta. A proposito delle ronde - I parte
Venerdì 23 maggio un gruppo di anarchici ha di nuovo contestato, a Trento, il gazebo di reclutamento dei "volontari per la sicurezza" della Lega Nord. I compagni hanno circondato il gazebo con gli striscioni, volantinando e parlando al megafono. I leghisti – tra cui il senatore Sergio Divina – hanno cercato di strappare gli striscioni e di strattonare i compagni. Ne hanno rimediato… un gazebo distrutto.
Sabato mattina, a Rovereto, nuova contestazione al gazebo della Lega per più di un'ora. Negli interventi, oltre a sostenere la necessità di impedire fisicamente la violenza razzista e i raid squadristi, i compagni hanno parlato del pacchetto sicurezza, della repressione a Chiaiano, della militarizzazione dei territori, sottolineando come l'attacco a Rom, immigrati e omosessuali sia parte di una attacco più generale ai poveri e a tutti gli oppositori. Sempre in mattinata, altri antirazzisti hanno contestato un presidio della Lega contro i campi Rom a Spini (Trento).
Nel pomeriggio nuova contestazione a Gardolo, dove la Lega aveva organizzato un corteo contro il progetto di costruire una moschea. Precisando di non avere alcuna simpatia per chiese, moschee o sinagoghe, i compagni hanno denunciato il razzismo come strumento per sviare dal conflitto sociale e instaurare una guerra tra poveri. Alcuni ragazzi hanno poi lanciato, in un altro punto del corteo, delle uova contro i leghisti.
Tornando a Trento, i compagni si sono uniti a parecchi altri ragazzi, contestando di nuovo il banchetto della Lega. La presenza decisa, la solidarietà di molti passanti e il lancio di qualche uovo marcio hanno convinto i razzisti padani ad abbandonare la piazza. I compagni hanno poi partecipato ad una manifestazione spontanea lanciata da alcuni studenti universitari contro l'omofobia, il razzismo e le ronde padane. Un centinaio i partecipanti.
Ora politici e giornalisti (all'inizio allineati o possibilisti rispetto alla proposta delle ronde) dicono che queste non servono, che forse non è il caso, che è pericoloso, che per difendere i gazebo della Lega si sottrae la polizia a compiti più importanti…
Intanto siamo venuti a sapere che lunedì 2 giugno, festa della Repubblica (fondata sul razzismo, sulla guerra e sulla repressione) il ministro degli Interni Roberto Maroni sarà a Trento per partecipare al festival dell'economia. Stiamo preparando, assieme ad altri, una manifestazione contro il razzismo di Stato, contro la militarizzazione dei territori, in solidarietà con i campani in lotta. Seguirà a breve un comunicato.
anarchici di Rovereto e Trento
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