Io, Atilio Curiñanco, dico:

se si parla di titoli di proprietà di Benetton sul fondo “Santa Rosa”, né Benetton né il sottoscritto hanno il titolo di proprietà, tuttavia io per essere un mapuche ho il diritto a continuare ad essere parte di questo luogo e Benetton per essere uno straniero non merita di avere questo diritto. Credo che loro non vivranno mai in quel luogo e chi non vive nel luogo non merita nemmeno di possedere un milione di ettari e molto meno in Patagonia, in territorio Mapuche. Loro dicono che aiutano, chi aiutano? Non aiutano nessuno, se non i propri interessi. I Benetton non hanno mai chiesto a noi Mapuche se potevano mettere il filo spinato sulle nostre terre, sulle nostre strade, sui nostri fiumi. Chi è l’intruso?

Il giudice che ha ordinato lo sgombero della mia famiglia dal fondo “Santa Rosa”, restituendolo ai Benetton “secondo quanto ha espresso la notifica giudiziaria”, oggi è sospeso e sarà processato per razzismo in questi mesi da un processo politico*.

Atilio Curiñanco

Atilio Curiñanco e sua moglie Rosa Rua Nahuelquir saranno processati il 14 aprile ad Esquel per aver occupato il fondo “Santa Rosa”, su denuncia del gruppo Benetton. Il giudice in questione è il dottor Colabelli, distintosi nella protezione dei grandi proprietari terrieri ai danni dei Mapuche. Da rilevare il fatto che la moglie del Colabelli è viceconsole dell’Italia ad Esquel: evidente conflitto d’interessi considerato che il giudice ha avuto tra le mani un contenzioso tra una famiglia Mapuche e una multinazionale italiana.
Si invitano tutte le individualità interessate ad esprimere la propria solidarietà verso il popolo Mapuche in occasione del processo del 14 aprile.*

Campagna Contro Benetton

 
 

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