Due membri della nostra organizzazione

Due membri della nostra organizzazione, Arcelia Montero Epulef e Mauro Millán, sono stati recentemente posti sotto accusa dallo Stato argentino per un blocco stradale effettuato davanti all’estancia Leleque dei Benetton.

La recente accusa nei confronti di Arcelia Montero Epulef e Mauro Millán è una evidente manifestazione dell’inasprimento dell’offensiva dello Stato argentino, teso a frenare la lotta del nostro popolo Mapuche Tehuelche. L’offensiva è iniziata da alcuni mesi, quando la giustizia federale ho posto sotto processo, per sedizione, Martiniano Jones Huala e Moira Millán della comunità Pillan Mawida. Fino a quel momento la persecuzione veniva portata avanti solo dalla giustizia provinciale. Non è un caso che ciò accada quando si consolida la resistenza contro l’avanzata di multinazionali come l’italiana Benetton e la canadese Meridian Gold (dedita allo sfruttamento minerario).

Noi affermiamo che queste accuse non sono altro che un passo in più verso la criminalizzazione del conflitto, così come accade dall’altro lato della Cordigliera (Cile) dove centinaia di fratelli e sorelle mapuche vengono accusati, processati, torturati ed arrestati.

Arcelia Montero Epulef e Mauro Millán sono accusati di presunti “reati contro la proprietà pubblica”. La verità è che sono accusati di aver partecipato, in febbraio, al ngellipun (cerimonia mapuche) ai margini della strada nazionale 40, davanti al fondo Santa Rosa. La nostra è stata una cerimonia per la riaffermazione dei diritti negati, dopo lo sgombero sofferto dalla famiglia Curiñanco - Rua Nahuelquir su richiesta di Benetton. La Procura federale di Bariloche ha presentato fotografie scattate dalla Gendarmería Nacional a sostegno dell’accusa. Ma proprio quelle fotografie rivelano la trappola giudiziaria: in nessuna di esse compare Mauro Millán, ma un altro fratello che ha preso parte alla cerimonia.

Nel frattempo lo Stato argentino garantisce l’impunità di coloro che gestiscono la persecuzione e la repressione. Per due volte è stata rifiutata la ricusazione da noi richiesta del razzista José Oscar Colabelli, giudice d’Istruzione di Esquel. Inoltre la Procura di Esquel evita di pronunciarsi sulle denunce nei confronti degli agenti delle commissariato di El Maitén e di Cushamen che durante uno sgombero hanno distrutto la casa della famiglia Fermín, dopo aver minacciato e picchiato alcuni membri della comunità mapuche Vuelta del Río. Stesso discorso per le tante denuncie presentate davanti ai diversi organismi nazionali che dovrebbero tutelare i diritti umani.

Due mesi fa abbiamo occupato il tribunale di Esquel e la casa della Provincia di Chubut a Buenos Aires. In quell’occasione dei funzionari nazionali affermarono che avrebbero seguito le nostre denunce, ma fino ad ora non si è visto nulla.

Per giustizia, territorio, autonomia e libertà! Marici Weu! Marici Weu!
(Dieci volte siamo vivi! Dieci volte vinceremo!)

Organizzazione di Comunità Mapuche Tehuelche “11 de Octubre”
Tel. (02945) 45 1611 - E-mail. puelmapu@terra.com.ar

 
 

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